L’italiano al cinema
La mia ltalia, la dico col cinema
ll film italiano è qualcosa di molto speciale e non lo è solo per me ma lo pensano in tanti. Da sempre i film italiani sono stati prodotti con cura, amore e rispetto per il patrimonio culturale della nazione. A volte questi film possono raggiungere livelli holliwoodiani di scenografia, ingegnosità, qualità e divertimento. ll cinema italiano, offre anche una cosa molto diversa e unica nel suo genere, cioè incorpora neifilm stessi la cultura italiana, la sua cucina, le usanze, le parlate locali (soprattutto quest’ultime sono un elemento che li rende speciali).
l”cinepanettoni”, una produzione di film che di solito escono prima di Natale, sono interessanti a questo proposito. “Natale a New York” ad esempio incorpora in un luogo estraneo, in senso estetico e culturale, tutte le caratteristiche dell’italianità sopra citate.
C’è una cosa che però mi piacerebbe vedere di più nella produzione italiana di film comici, il trasferimento diopere letterarie in commedie.
Se mifosse chiesto di scrivere una sceneggiatura o di produrre e dirigere un film, adatterei il capolavoro di Dante, la “Divina Commedia”, per il grande schermo usando tecniche cinematografiche del cinema moderno italiano ed anche la cultura e le usanze dello popolo italiano.
La chiamerei la”divina cinematografia” e sarebbe una commedia tipica all’italiana, mischiata con la tematica dantesca del viaggio attraverso tre regni dell’oltretomba, un viaggio di purificazione” La prima cosa che farei, oltre a convincere Checco Zalone a fare il personaggio principale, è di adattare il nostro poeta medievale alle usanze e alla vita di oggi; in altre parole costringerei uno scrittore molto antico a fare una gitarella nei regni d’oltretomba contro la sua volontà. Cambierei la struttura del testo completamente cancellando glistili con i quali è stato scritto l’originale (oltre al comico, ovviamente) rendendolo un testo più leggero e divertente, e non tanto serio e critico. Durante la gitarella il nuovo personaggio di Dante incontrerebbe molti personaggi storici, che però sarebbe molto piir stereotipati. Toglierei anche dei personaggi meno importanti ed interessanti rimpiazzandoli in parte, con personaggi storici italianio collegati alla contemporaneità. lnserirei poitante usanze italiane, moderne ed antiche, esponendole in modo comico, rendendo questa parodia della “Divina Commedia”, una vera commedia. La parte piùr divertente del film sarebbe pero, il rapporto tra il personaggio di Dante e la sua guida, Virgilio. Quest’ultimi con i loro commenti sarcastici e le battute, il loro essere personaggi memorabili, sarebbero la vera e propria materia della pellicola. Verso la fine del film, poi, con l’uscita di Virgilio e l’entrata in scena di Beatrice, si aggiungerebbero elementidi commedia romantica. Farei ditutto per rendere ilfilm un’avventura esagerata, comica, burlesca, piena con personaggi non troppo complessi, ma senza insultare o togliere il valore del capolavoro di Dante. lnserirei anche usanze fiorentine e parti di storia di Firenze, per dare un tributo al sommo poeta. Tutto ciò con la speranza di fare un film degno del titolo di “pellicola italiana” e mandare un ringraziamento ai grandi registi produttori della storia del cinema italiano per i loro film indimentica bili.