Srednja talijanska škola Rijeka - Scuola media superiore italiana Fiume

VISITA DI UNA DELEGAZIONE TOSCANA ALLA SMSI FIUME

Una nutrita delegazione dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto ha fatto tappa in città e nella SMSI

Il progetto „Per la storia di un confine difficile „L’alto Adriatico nel Novecento“ ha portato ieri, prima a Fiume e poi ad Albona, un centinaio di persone, fra docenti, alunni e rappresentatnti delle istituzioni, giunti in occasione della Giornata del Ricordo. Il progetto è partito dall’iniziativa dell’Istituto storico grossettano della Resistenza e dell’età contemporanea e ha visto la partecipazione della Società di studi fiumani di Roma, che nella persona di Marino Micich, segretario dell’Associazione, ha fatto da cicerone alla delegazione proveniente dalla Toscana durante tutto il viaggio. La giornata di ieri è iniziata con una visita in centro, durante la quale Micich ha raccontato per sommi capi la storia di Fiume. L’intera delegazione ne è rimasta ammaliata, tanto che al loro arrivo alla Scuola media superiore italiana di Fiume erano tutti curiosi di scoprire altre notizie sulla storia degli italiani che vivono qui.

La lunga storia della SMSI
All’ex Liceo è stato il preside, Michele Scalembra, a fare gli onori di casa dando il benvenuto agli ospiti e ringraziando i responsabili del progetto per la visita, definita un motivo di arricchimento culturale.

I fiumani conservano la cultura italiana
„Quella che osservate oggi è una delle tante realtà del confine orientale, ma è estremamente particolare. Qui infatti, una minoranza piccola nei numeri, ma grande nel cuore è riuscita a conservare la propria cultura, quella italiana, com’era un tempo. I fiumani sono talmente legati alle proprie origini che non perdono mai occasione per dimostrarlo, con una forte presenza culturale in città. In tutto questo un ruolo importantissimo lo gioca il Liceo, che è stato un primo collegamento fra esuli e rimasti all’indomani della Croazia democratica“, ha affermato il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri.

Fiume come una seconda casa
„E’ bello essere qui, perchè qui, ci sentiamo come a casa nostra. Dobbiamo ricordarci che coloro che hanno vissuto questa tragedia erano e sono i nostri fratelli.Venendo in visita qui tutto questo diventa ovvio. Spero che i ragazzi colgano questa esperienza e la portino con sé in Toscana per raccontarla ai propri compagni di scuola, ai propri genitori e a tutti quelli che conoscono, con la loro voce, che mi auguro possa fungere da megafono, affinché le tragedie del passato non si ripetano mai più.

L’importanza di conoscere
Siamo qui perché per noi il dialogo è fondamentale. È attraverso di esso che possiamo acquisire consapevolezze e accrescere la nostra cultura, perché senza conoscere ciò che è diverso non riusciremo mai a comprenderlo e a dargli il giusto valore. Sono convinto che tutti noi usciremo arricchiti da questa esperienza, sia gli alunni che i docenti, come pure noi rappresentanti delle istituzioni“, ha affermato Luca Lischi, capogabinetto della Regione Toscana.

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